21 agosto 2017, 21 agosto 2024. Oggi ricorre il settimo anniversario del terremoto di Casamicciola. L’ennesimo della storia di questa “terra fragile” che ricollega la storia antica a quella moderna con una cicatrice che segna gli uomini e le donne di questa isola. Il dramma umano del terremoto del 21 agosto 2017 resta scritto nelle vite di chi lo ha sentito sulla propria pelle, nella paura che si aggiorna ad ogni pioggia e ad ogni rumore non previsto, nel ricordo di chi ha perso i propri cari. Fermare il nostro racconto a quei 6 secondi del 21 agosto, precisamente nel minuto 20.57 sarebbe uno sbaglio. Quell’evento catastrofico fu registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con una magnitudo locale pari a 3.6, per poi precisare che la magnitudo di durata, utilizzata per misurare evento di lieve o moderata entità, era pari a 4.0. Una scossa che ha avuto il suo epicentro a circa 1 km a sud ovest da Casamicciola Terme e un ipocentro a circa 1,73 km di profondità. Una scossa che, nei giorni a seguire, dopo il rilevamento topografico di precisione tramite la tecnica dell’interferometria SAR differenziale utilizzando le registrazioni Radar ad apertura sintetica dei satelliti sentinel del programma europeo copernicus , e quelli della Costellazione Italiana 1, ha evidenziato un abbassamento del suolo fino ad un massimo di 4 cm.
1.494 sfollati. Il terremoto di Casamicciola del 2017, oltre a strappare via la vita produsse diversi feriti. Dati alla mano furono 1.494 gli sfollati di cui 1216 richiedenti una sistemazione nel comune di Casamicciola Terme, 286 quelli nel comune di Lacco Ameno e 2 a Forio. Di queste, 957 persone del Comune di Casamicciola, 286 a Lacco Ameno e 2 a Forio trovano alloggio presso gli hotel dell’isola; il resto presso amici e familiari.
2.046 edifici. Dopo il sisma, e con l’arrivo sull’isola di una imponente macchina dei soccorsi, si diede l’avvio ad una complessa campagna di rilevamento del danno. Furono ispezionati oltre 2000 edifici (su un totale del patrimonio edificato esistente di circa 9.800) per parte dei quali, sulla base di diversi livelli di gravità, furono emesse le relative ordinanze sindacali di sgombero. A seguito dell’esecuzione e completamento delle attività di rilievo del danno, inoltre, furono istituite delle Zone Rosse, perimetrate con ordinanze sindacali, che hanno interessato le località del Maio, per il comune di Casamicciola Terme, e quelle del Fango, per il comune di Lacco Ameno. Le zone rosse interessarono, rispettivamente, una superficie di 0,07 km2 per il comune di Casamicciola, pari al 1,2% della superficie complessiva del territorio comunale e coinvolgendo n. 125 edifici danneggiati, e una superficie di circa 0,012 km2 per il comune di Lacco Ameno, pari a una percentuale dello 0,6% della superficie dell’intero territorio comunale e coinvolgendo n. 48 edifici danneggiati. Per il comune di Forio non fu necessario istituire alcuna Zona Rossa. Nel dettaglio gli edifici danneggiati furono 1369 per il comune di Casamicciola Terme, 589 per il comune di Lacco Ameno, 88 per il comune di Forio per un totale di 2.046
Dopo sette anni dal sisma e quasi tre dalla frana, la ricostruzione dell’isola d’Ischia oggi è finalmente unificata, presenta ancora numeri importanti. oggi al Comune di Casamicciola Terme durante la cerimonia ufficiale di commemorazione del Terremoto del 2017, gli edifici da ricostruire dopo il sisma e la frana erano 1015 il racconto umano del sisma del 2017 diventa difficile da riannodare dopo sette anni ma resta indelebile nella vita di tutti quelli che lo hanno vissuto in prima persona.
fonte da:(https://www.ildispariquotidiano.it)