Giornata mondiale della radio 2020. Torna come ogni anno la ricorrenza UNESCO dedicata alla radio. 13 Febbraio è l’ anniversario della prima trasmissione radio dell’ONU: era il 1946.
L’invenzione della radio si deve all’italiano Guglielmo Marconi, che brevettò il primo radiotelegrafo nel 1909. Da allora sono arrivate molte innovazioni, ma la radio sembra conservare un ruolo di primaria importanza nella comunicazione di idee. Infatti la radio continua a essere strumento di dibattito e libertà d’ espressione. Ogni anno la giornata della radio ha una tematica. Per il 2020 è la diversità: si celebra quindi la radio come promotrice della diversità in tutte le sue forme.
Oggi i media sono tanti e diversi, ma la radio conserva una sua dignità. La sua presenza è quotidiana nella vita di milioni di persone. Con l’avvento di Internet sono stati in molti a profetizzare una catastrofe imminente per l’industria radiofonica: ma sono stati cattivi profeti, perchè ad oggi sono molte le piattaforme radio che sfruttano la connettività per trasmettere. La web radio, così come i numerosi podcast, ha il vantaggio della diretta con connessione wifi e la possibilità di rivedere una puntata in qualunque momento grazie allo streaming.
Ci sono paesi in cui ormai la maggior parte della comunicazione radiofonica sfrutta il digitale, il Dab+. In italia il digitale fatica ad affermarsi, mentre le trasmissioni in modulazione di frequenza (FM ) sono eccessive, perchè non esistono leggi per regolare l’occupazione delle frequenze.
L’ONU celebra la radio come mezzo di comunicazione libero e a basso costo. In alcune parti del mondo particolarmente povere e con analfabetismo diffuso, la radio resta tutt’ora l’unico mezzo di comunicazione disponibile. Insomma, la radio raggiunge le persone più vulnerabili e le comunità isolate.
Le persone hanno un forte legame verso questo mezzo perchè raggiunge tutti allo stesso modo.