Radiocomunicazioni di emergenza – I Radioamatori e la Protezione Civile
I Radioamatori, in caso di vera emergenza, sono una componente importantissima nelle prime 24/48 ore dell’evento perchè possono, con i loro mezzi, assicurare le comunicazioni radio, in quanto in alcuni tipi di disastri e calamità vi è l’interruzione dei normali mezzi di comunicazione.
Rete TLC
I collegamenti radio, nel contesto di un’azione di protezione civile, possono essere diversi:
- COLLEGAMENTI ISTITUZIONALI
Costituiscono la rete telefonica e le reti di servizio normale (VVF, PS, CC, GdF, 118, CRI,…) ovvero, si affiancano ad esse per avere maggiori canali di comunicazione sempre aperti senza il rischio di linee occupate a causa di eccessivo traffico o di avarie. Una maglia radio provinciale potrà essere costituita dai seguenti collegamenti:
- COC (o UCL): l’operatore sul territorio genera le informazioni primarie o riceve l’ordine esecutivo finale;
- COC – COM: si effettuano le trasmissioni di messaggi di richiesta di soccorso e/o di informazioni;
- COM – CCS – REGIONE – DPC: si effettuano le trasmissioni di messaggi di richiesta di soccorso e/o di informazioni di grado più elevato rispetto ai precedenti.
- COLLEGAMENTI DI ORGANIZZAZIONE
Collegamenti “non in rete” effettuati fra postazioni di una medesima organizzazione con la propria sede o fra membri di diverse squadre della medesima organizzazione.
- COLLEGAMENTI PUNTO – PUNTO
- Collegamenti “non in rete” effettuati fra squadre di diverse organizzazioni e la stazione di coordinamento dell’emergenza;
- Collegamenti “ad hoc” fra due postazioni interessate da particolari esigenze.
Bande di frequenza
Lo spettro elettromagnetico utilizzabile per le radiocomunicazioni è molto vasto, ma anche i servizi che necessitano di radiocomunicazioni sono numericamente molto elevate; di conseguenza, lo spazio destinato agli usi di protezione civile è, in definitiva, molto limitato.
Nasce quindi l’esigenza di piani provinciali di utilizzo delle frequenze, cheprevede l’assegnazione concordata di bande canali in funzione:
- della zona territoriale da coprire
- della tipologia di informazioni da trasmettere
- F (High Frequency): da 1500 KHz a 30 MHzSi tratta della banda più “vecchia”, dove le onde radio possono percorrere itragitti più lunghi seguendo la curvature della terra e le riflessioni sia del suolo che della stratosfera; con questa frequenza, inoltre, le onde radio sono in grado di attraversare, senza grosse perdite, gli ostacoli rappresentati da case, boschi, ecc. Necessitano però di grande dispendio di energia e di antenne molto lunghe.In Protezione Civile una porzione di questa banda viene utilizzata dai Radioamatori per i collegamenti fra le Prefetture ed il Ministero degli Interni a Roma; a livello locale, con apparati di debole potenza e conrisultati modesti, si puòutilizzare la sottobanda dei 27 MHz, conosciuta come “banda cittadina”.
VHF (Very High Frequency); da 30 MHz a 300 MHz
La caratteristica principale di questa banda è la presenza, nella parte alta della stessa, di molti servizi private e di quasi tutti i servizi di pubblica assistenza (VVF, CRI, 118,…); nella parte basse è allocate la banda 43 MHz che viene spesso usata dale associazioni e dai gruppi comunali di protezione civile.
In questa banda, a partire già dai 130 MHz, i collegamenti si effettuano in portata cosiddetta “ottica”, in quanto le onde radio non riescono a seguire la curvatura della terra ed iniziano a manifestare un discreto assorbimento quando attraversano muri e zone abitate.
UHF (Ultra High Frequency): da 300 MHz a 3.000 MHz
In questa banda, la direzionalità e la trasmissione a portata ottica diventano le caratteristiche peculiari che permettono alle apparecchiature radio di effettuare collegamenti anche di parecchi Km con pochissima potenza. Per contro, basta un ostacolo fra la trasmittente e la ricevente per compromettere il collegamento.
Altre bande
Poca rilevanza per le attivitàdi Protezione Civile. Bande inferiori si utilizzano persegnali orari campione e di posizione, bande superiori (microonde) sono importantissime per i collegamenti con i satelliti.
Normativa di riferimento
In Italia l’uso delle TLC è regolamentato dal D.Lgs. 259/03 del 01.08.2003.
- Bande di frequenza (non amatoriali) in uso del DPC
Ne viene concesso l’uso da parte del DPC per periodi temporanei e delimitati dietro richiesta di un Ente o Associazione. - Richiede apparati abbastanza costosi e l’efficienza in isofrequenza è di qualche Km; con l’utilizzo di appositi ponti ripetitori installati in posizioni sopraelevate si puòcoprire l’intero territorio provinciale.
A cura: (P.A.R.S.) Pubblica Assistenza Radioamatori Salerno OdV