Terremoto nel mar Adriatico, tra le coste di Abruzzo, Molise e Puglia e quelle della Croazia: la forte scossa di terremoto di 5.6 è stata segnalata alle 14.47 nella parte centrale dell’Adriatico all’altezza delle coste italiane di fronte a Sansevero. La scossa di terremoto è stata avvertita anche a Roma e a Napoli.
«La scossa risulta avvertita dalla popolazione – sottolinea in un tweet il Dipartimento della Protezione Civile – La sala situazione Italia è in contatto con le strutture di protezione civile sul territorio».
Sono in corso le verifiche della Protezione civile dopo il terremoto che si è verificato nel mar Adriatico centrale. La Sala Situazione Italia è in contatto con le strutture di protezione civile sul territorio. La scossa risulta avvertita dalla popolazione e sono arrivate diverse chiamate ma nessuna di questa ha segnalato danni.
Scossa avvertita lungo tutta la costa adriatica
È stato avvertito lungo gran parte della costa adriatica, da Ancona a Foggia, e poi all’interno fino alla Campania e al Lazio, il terremoto di magnitudo 5.6 avvenuto oggi nel Mare Adriatico, a circa 90 chilometri dal promontorio pugliese del Gargano e dalle isole Tremiti e a circa 30 chilometri dall’isola croata di Lastovo.
«Entro i primi 30 minuti dalla scossa principale si sono registrati due eventi di magnitudo 4,1, uno di magnitudo 4 e tre di magnitudo superiore a 3», ha detto il sismologo Salvatore Stramondo, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv).«È una sismicità che sta proseguendo», ha aggiunto. «Il terremoto è avvenuto in un’area geologicamente molto complessa, dove la microplacca adriatica si scontra con la placca continentale», ha detto ancora Stramondo. «È comunque una situazione da comprendere, anche perché in questa zona non ci sono stati molti precedenti», ha detto ancora. Solo dal 1985 a oggi si sono registrati di magnitudo compresa tra 4.0 e 4.9, come quelli avvenuti nel 1988 e nel 2007 localizzati a Sud dell’epicentro in cui è avvenuto il terremoto di oggi. Una prima ipotesi che a generare sia stato un meccanismo di scorrimento nel quale abbiano avuto un ruolo le Dinaridi, la catena montuosa che attraversa parte dei Balcani, la cui struttura sottomarina si sovrappone alla zona dell’epicentro.
Sciame sismico
Una seconda scossa, poi, di magnitudo 4.1 è stata registrata nella zona dell’Adriatico centrale alle 15. Le coordinate geografiche (lat, lon) sono 42.74, 16.26. Il sisma è stato localizzato dalla Sala Sismica INGV-Roma ad una profondità di 10 chilometri.
Terza scossa a oltre 100 km dalle isole Tremiti: «La Sala operativa ed il Centro funzionale della Protezione civile regionale stanno analizzando con l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Ingv i dati delle scosse di terremoto registrate e avvertite in parte del territorio alle 14.57, di intensità 5.6, cui è seguita una seconda scossa di intensità 4.1 alle 15, ed una terza, di intensità 3.4, a oltre 100 km dalle isole Tremiti, nell’Adriatico centrale». Lo rende noto il dirigente della Protezione civile regionale, Mario Lerario.
Sono state nove in tutto le scosse in un’ora, tutte nella stessa zona dell’Adriatico centrale. Secondo i dati dell’Ingv, tra le 14:47 e le 16:05 ci sono state tre scosse di magnitudo superiore al 4 (4.1 alle 15.00, 4.1 alle 15.13 e 4.0 alle 15:21), quattro di magnitudo superiore al 3, e tre di magnitudo superiore al 2.
L’epicentro
Secondo una stima provvisoria dell’Ingv, la scossa, di magnitudo ipotizzata inizialmente tra 5.3 e 5.8, è stata poi registrata di 5.6 alle 14:47 in Adriatico centrale, ad una profondità di 5 chilometri.
Nessuna richiesta di soccorso
Al momento non sono arrivate richieste di soccorso ai vigili del fuoco, ma solo richieste di informazioni, in merito alla forte scossa di terremoto registrata alle 14.47 in Adriatico centrale.